Blog della sezione di Massa Carrara del Partito Comunista dei Lavoratori

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lunedì 25 luglio 2011

UTERIORI RIFLESSIONI SU OSLO

Si precisano il quadro dell'attentato e la psicologia dell'attentatore di Oslo; le argomentazioni di Breivik non rappresentano una novità: si ritrovano, in forme quasi identiche, negli scritti deliranti dei futuristi italiani (Papini, Prezzolini, Marinetti); in alcuni scritti del pur geniale Nietzsche (vedasi "Aldilà del bene e del male), naturalmente nel "Mein Kampf" di Hitler, ed anche in qualche pagina dello stimato Benedetto Croce. Noi comunisti, a differenza dei fascisti, non abbiamo paura delle idee, e pertanto non bruciamo i libri nazisti od opere che inneggiano all'odio razziale, né chiediamo la loro messa al bando: anzi, vogliamo che tutti conoscano gli abissi dell' irrazionalismo e della demenza di certi intellettuali che si fregiano della croce templare o delle vesti di Parsifal per mascherare la loro abominevole ideologia.
Altra cosa invece è tollerare l'esistenza (quando non l'incoraggiamento) di organizzazioni neonaziste che tali idee professano e non di rado mettono in pratica, che prosperano in Italia, in Europa e nel mondo. Quella di 3 giorni fa non è che l' ennesima strage: alla più sanguinosa, quella del 1995 di Oklahoma City, se ne aggiungono molte altre, che gli stessi media "embedded" non hanno potuto tacere; e che dire di quelle avvenute nel nostro Paese, ancora per così dire "avvolte nel mistero"?
"Mano fascista, regia democristiana", recitava un efficace slogan a proposito delle stragi di Piazza Fontana, Piazza della Loggia, questura di Milano, treno Italicus, treno di Natale, Stazione di Bologna...Se di alcune ancora non sono stati individuati autori e mandanti, di altre (questura di Milano e Stazione di Bologna) sono stati condannati gli autori fascisti Bertoli, Mambro e Fioravanti; per le stragi dei treni, di Piazza della Loggia e della stazione di Bologna sono stati anche condannati quali "depistatori" due carabinieri dei “servizi” (Delfino e Belmonte), mentre il generale piduista Maletti, capo del SID (condannato a 4 anni per aver cercato di favorire la fuga dal carcere del fascista Ventura, probabile autore della strage di P.zza Fontana) fuggì nel Sud Africa dell' Apartheid per non finire in galera.
D'altronde come non ricordare, visto che ne ricorre il decennale, il comportamento della polizia e dei carabinieri a Genova nel 2001, quando agli arrestati già massacrati di botte veniva imposto di gridare "W il duce" (esattamente come a Napoli, un anno prima, con un governo di centro"sinistra"); come trascurare il fatto che gagliardetti fascisti sono stati fotografati nella caserma di Nassyria squarciata dall'attentato e, più recentemente, in una caserma di polizia del nord Italia?
Da dove, dunque, tanta sorpresa per l'attentato di Oslo dei nostri media benpensanti, e di quei delinquenti dell'informazione che ancora osano parlare di "opposti estremismi", lasciando intendere che anche i comunisti sono comunque colpevoli di tali efferatezze?
La verità è che il capitalismo tiene ben protetto nel suo seno il serpe del fascismo (che libererà al momento opportuno); ogni tanto, però, questo serpente depone qualche uovo che, schiudendosi, produce gli effetti che stiamo subendo in questi giorni.
Solo l' Armata Rossa dei Popoli schiaccerà la testa di quel serpente.

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