SPETTRI

Uno spettro s'aggira per il mondo, ma non è quello del comunismo, né quello di Al Qaeda, né quello dei cattivissimi black-blocks. Tutte le potenze della vecchia Europa, il papa ed Obama, Tremonti e la Merkel, il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Comune Europea, sembrano essersi alleati in una santa caccia spietata contro questo spettro: quello della "speculazione". A differenza del comunismo, ma similmente ai Talebani ed ai black-blocks, nessuno dei succitati signori sembra sapere dove esattamente questo ectoplasma alberghi: certo non in Afganistan o nel Waziristan, e nemmeno in qualche oscura enclave degli "stati canaglia"; più probabilmente il micidiale spettro si annida e prospera nelle borse nordamericane ed europee, giapponesi e cinesi, od in qualche banca nazionale o privata. Certo i media "embedded" non ce lo dicono, ma tutti lo vorrebbero scacciare con il solito esorcismo: i tagli alla spesa sociale; se la caduta tendenziale del saggio di profitto, le "speculazioni" scandalose della Lheman Brothers e quelle quotidiane degli operatori di borsa stanno riducendo sul lastrico miliardi di persone in tutto il mondo, il rimedio non è quello di tagliare le unghie a questi immondi "speculatori", ma quello di tagliare la spesa sociale e le già precarie condizioni di vita di noi cittadini. Del resto non potremmo fare altro, visto che anche Napolitano e la Camusso (oltre che Marcegaglia, Angeletti e tutti i compagni di merende del PD-PDL-sindacati concertativi sono tutti d'accordo nel far trangugiare l'amaro calice al popolo (mai a se stessi). Una soluzione ci sarebbe, ma guai a parlarne: fare come in Islanda, rifiutarsi di pagare i debiti fatti da altri, cacciare i governanti corrotti a calci nel sedere, eleggere i propri governanti a suffragio diretto. Ma sarebbe una rivoluzione! -obietterà qualche anima candida (o falsamente tale). Appunto...!
P.V.