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lunedì 4 luglio 2011

AL QAEDA E BLACK-BLOCK IN VAL DI SUSA

Al Qaeda e Black-Block in Val di Susa. Questo potrebbe essere il titolo del nuovo sceneggiato realizzato dai nostri servizi, con la collaborazione di Fassino, Bersani, Vendola, Di Pietro e Grillo, e la benedizione del Cardinal Napolitano e della C.I.A.
Al Qaeda e Black-block, hanno infatti molti punti in comune: sono creature del potere, ottimi per giustificare qualsiasi repressione; sono inafferrabili (avete mai visto un black-block processato?); sono indicati come autori delle più efferate stragi (Twin Towers) o disordini (Genova 2011), anche se ormai pochi si bevono quelle storielle; possono addirittura non essere presenti sul luogo del misfatto, sostituiti misteriosamente da cittadini incazzati.
Quello che sta succedendo in queste ore in Val di Susa, ne è un'emblematica rappresentazione: un esercito di poliziotti e carabinieri, pari per consistenza a quello dei "nostri ragazzi" in Afganistan, viene scagliato contro le popolazioni della vallata, col suo armamentario di manganelli, gas lacrimogeni proibiti e candelotti sparati ad altezza d'uomo. Poichè la popolazione incazzata reagisce, anche in forma non esattamente pacifica, si devono inventare degli "esterni" (black-block appunto, a loro volta probabilmente infiltrati da talebani) su cui riversare la colpa.
E' un déjà vu, dirà qualcuno degli osservatori più scafati: certo, ma c'è sempre qualcuno che abbocca o qualcuno, a "sinistra", che è complice (come i personaggi sopra citati) col sistema e gli assicura immonde protezioni. Aspettiamo con ansia la prossima puntata, anche se temiamo che ci scapperà il morto.
Foto bacheca

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