Blog della sezione di Massa Carrara del Partito Comunista dei Lavoratori

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mercoledì 23 gennaio 2013

L PCL PRESENTE IN TUTTA ITALIA

L PCL PRESENTE IN TUTTA ITALIA
(23 Gennaio 2013)
COMUNICATO STAMPA NAZIONALE

IL PCL PRESENTE IN TUTTA ITALIA
Il Partito Comunista dei Lavoratori ha presentato e ha visto accolte le proprie liste in tutta Italia: in tutti i collegi del Senato, con poche eccezioni
(Val D'Aosta, Trentino, Friuli, Molise); e in larga parte dei collegi della Camera, da Nord a Sud.
E' la conferma di un dato generale: quella di un partito organizzato, certo piccolo, ma dotato di un insediamento sociale e territoriale nazionale.
In particolare, siamo oggi l'unica lista autonoma della sinistra di classe, legata al movimento operaio. L'unica contrassegnata dal simbolo della Falce e Martello. L'unica in ogni caso basata su un programma anticapitalista per una Repubblica dei lavoratori: non dei capitalisti, dei magistrati, dei comici guru.
SEL ha preferito subordinarsi al PD liberale, in attesa di ministeri. PRC e PDCI hanno scelto di subordinarsi a Di Pietro e alle procure, imboscandosi nell'arancione. Il PCL fa proprie le ragioni centrali del lavoro e di una prospettiva socialista. E si batterà prima e dopo il voto per unire attorno alla battaglia anticapitalista tutte le migliori energie del movimento operaio e dell'opposizione sociale.
Perchè, come abbiamo scritto nel nostro programma, “solo una rivoluzione può cambiare le cose”: la nostra campagna elettorale, nonostante la debolezza dei nostri mezzi, sarà al servizio di questa verità.

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
 

domenica 20 gennaio 2013

SOLIDARIETA' A MARCO LENZONI

Vent' anni di bunga-bunga e di esecrazione celodurista del concetto di solidarietà hanno irrimediabilmente corroso il tessuto sociale del nostro sciagurato Paese, ed altrettanto hanno fatto gli scandali locali, a partire dal buco di 420 milioni della sanità di Massa Carrara (al cui confronto impallidisce quello di 900 milioni di tutta la Sanità del Piemonte).
Purtuttavia ci domandiamo in quale paese sia vissuta finora la Dott. De Lauretis, che ha annunciato severe misure disciplinari nei confronti dell' infermiere Marco Lenzoni, "reo" di aver pagato di tasca propria le prestazioni sanitarie per una bambina indigente la cui famiglia non poteva permettersi il pagamento del ticket. Il gesto (a nostro avviso encomiabile dell' infermiere), e la successiva segnalazione dell'accaduto avrebbero leso l' immagine dell' ASL locale, come se già non l'avesse fatto lo scandalo ignominoso di cui sopra; per rispettare il regolamento, secondo la Dirigente, la bambina avrebbe dovuto prima rivolgersi ai servizi sociali sempre che, aggiungiamo noi, fosse sopravvissuta alla febbre a 40 che l' affliggeva. Se non ricordiamo male, la carità è una delle virtù cardinali della dottrina cristiana (oltre che un valore universalmente condiviso) ed il Cristianesimo è la religione ufficiale dello stato; probabilmente però la Dott. De Lauretis viene da Marte.
Tutta la solidarietà all' amico e compagno Marco Lenzoni!

Il Direttivo della Sez. "Lev Davidovich" del Partito Comunista dei Lavoratori di Massa Carrara

giovedì 17 gennaio 2013

iL PROGRAMMA DEL P.C.L. E Intervista a Marco Ferrando di rainews24


PER UNA AGENDA ANTICAPITALISTA
DALLA PARTE DEI LAVORATORI
CONTRO INDUSTRIALI, BANCHIERI, VATICANO.

PER UNA REPUBBLICA DEI LAVORATORI: NON DEI CAPITALISTI, DEI MAGISTRATI, O DEI COMICI GURU.

(17 Gennaio 2013)
PROGRAMMA DEL PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
Il Partito Comunista dei Lavoratori ( PCL)- in queste elezioni unica forza autonoma e riconoscibile della sinistra di classe e del movimento operaio- contrappone all'agenda capitalistica rivendicata da Monti, e difesa da Bersani, una agenda anticapitalista che parta unicamente dalle ragioni del lavoro. Un'agenda di mobilitazione e di lotta, ben al di là del voto. Un'agenda che riconduce le rivendicazioni immediate alla prospettiva di una Repubblica dei Lavoratori: in contrapposizione alla Repubblica dei capitalisti, o dei magistrati, o dei comici milionari.

GIU' LE MANI DAL LAVORO.
NAZIONALIZZAZIONE DELLE AZIENDE CHE LICENZIANO, CHE INQUINANO, CHE COLPISCONO I DIRITTI SINDACALI: A PARTIRE DA FIAT, ALCOA, ILVA.



Alla più grande aggressione capitalistica contro il lavoro dell'intero dopoguerra, va contrapposto un programma anticapitalistico altrettanto radicale che parta dalla difesa dei lavoratori:

1)Abrogazione dell'articolo 8 sui contratti di lavoro e della manomissione dell'articolo 18 sui licenziamenti illegittimi.
Pieno ripristino del contratto nazionale di lavoro e pieni diritti sindacali nelle aziende.

2)Salario minimo intercategoriale per legge di almeno 1500 euro netti.
Abolizione di tutte le leggi di precarizzazione del lavoro, varate dal centrosinistra ( Pacchetto Treu ), dal centrodestra (Legge 30), dal governo Monti: con la trasformazione dei rapporti di lavoro precari in rapporti di lavoro a tempo pieno e indeterminato.
Parità di diritti tra lavoratori italiani e migranti.

3)Blocco dei licenziamenti, nell'industria e nei servizi pubblici.
Ripartizione fra tutti del lavoro esistente attraverso la riduzione progressiva dell'orario di lavoro a parità di paga ( 30 o 32 ore settimanali).
Nazionalizzazione senza indennizzo e sotto controllo operaio delle aziende che licenziano, che inquinano, che colpiscono i diritti sindacali: a partire da Fiat, Ilva, Alcoa.

4)Mantenimento del salario contrattuale ai lavoratori in mobilità senza limiti di tempo. Un vero salario sociale di almeno 1200 euro netti ai giovani in cerca di prima occupazione e ai disoccupati che cercano lavoro sino all'ottenimento del lavoro a tempo indeterminato. Un forte recupero salariale, tramite aumenti e detassazione del salario contrattuale.

5)Un grande piano di nuovo lavoro in opere sociali, in particolare nel Sud ( a partire da risanamento ambientale, servizio idrico, edilizia popolare, trasporto pubblico).

6) L'insieme di queste misure va finanziato dalla tassazione progressiva dei grandi redditi e patrimoni; dalla soppressione dei trasferimenti pubblici alle grandi imprese private; dalla soppressione di grandi opere faraoniche, dannose o inutili (v. Tav);dall'abbattimento delle spese militari; dalla cancellazione dei privilegi clericali; da un controllo operaio e popolare sul fisco che colpisca alla radice l'evasione fiscale, a partire dall'abolizione completa del segreto bancario e dall'apertura dei libri contabili delle aziende.
Per una somma complessiva di risorse che ammonta a circa 200 miliardi.


VIA GLI STROZZINI.
ANNULLAMENTO DEL DEBITO PUBBLICO VERSO LE BANCHE.
NAZIONALIZZAZIONE DELLE BANCHE, SOTTO CONTROLLO SOCIALE.


Allo strozzinaggio usuraio praticato dal capitale finanziario contro i lavoratori e la popolazione povera va contrapposto un piano di misure altrettanto radicali:

1)Annullamento del debito pubblico verso le banche.
Ripudio unilaterale del “fiscal compact” e dei trattati dell'Unione Europea ( Unione degli industriali e dei banchieri contro i lavoratori europei).

2)Soppressione delle misure finanziarie e fiscali antipopolari connesse: a partire dai tagli alle pensioni, alla sanità, alla scuola, ai trasferimenti pubblici ai Comuni; dall'imposizione dell'IMU sulla prima casa di normale abitazione; dall'aumento dell'IVA e delle imposte indirette.

3)Nazionalizzazione delle banche, senza indennizzo per i grandi azionisti e con la tutela dei piccoli risparmiatori.
Unificazione delle banche in una unica banca pubblica, sotto controllo sociale.

4)Investimento delle risorse così risparmiate nella scuola pubblica; nell'università pubblica; nella sanità pubblica; nel ripristino di un sistema pensionistico a ripartizione, con la cancellazione di tutte le controriforme realizzate negli ultimi 20 anni, in fatto di trattamenti previdenziali, da parte di centrosinistra e centrodestra.

5)Abolizione dei finanziamenti pubblici per scuola privata, università privata, sanità privata. Loro nazionalizzazione, sotto controllo sociale.


ROTTURA COL VATICANO.
ABOLIZIONE DI TUTTI I PRIVILEGI CLERICALI.
ESPROPRIO DELLE GRANDI PROPRIETA' ECCLESIASTICHE.

Al potere debordante del capitalismo ecclesiastico va contrapposto un insieme di misure coerentemente democratiche, anticlericali, anticapitalistiche

1)Abrogazione unilaterale del Concordato col Vaticano.
Abolizione di tutti privilegi, fiscali, giuridici, normativi, assicurati alla Chiesa cattolica: a partire dalla truffa dell'8 per mille.
Abolizione dell'insegnamento religioso confessionale nella scuola pubblica.
Investimento delle risorse così risparmiate nell'assistenza sociale, nei servizi pubblici, nel reddito ai disoccupati.

2)Esproprio dello IOR e commissione popolare d'inchiesta sui crimini finanziari vaticani.
Esproprio delle grandi proprietà immobiliari ecclesiastiche e loro destinazione ai servizi sociali e alla realizzazione del diritto alla casa.

3)Rifiuto di ogni forma di sessuofobia, omofobia, discriminazione di genere, a favore della piena parità di diritti e libertà per tutti gli esseri umani, contro ogni oscurantismo clericale. Diritto al matrimonio omosessuale.


PER LA PIENEZZA DEI DIRITTI DEMOCRATICI
PER UNA REPUBBLICA DEI LAVORATORI.

Al tentativo di uscire dalla crisi della seconda Repubblica con una nuovo progetto reazionario- funzionale alle politiche sociali antioperaie e antipopolari- va contrapposto un programma di misure radicalmente democratiche e la prospettiva di un altro Stato basato sulla democrazia dei lavoratori.

1)Abrogazione di tutte le leggi elettorali a carattere maggioritario, a favore del principio democratico integralmente proporzionale, ad ogni livello. Una testa, un voto. Cancellazione di ogni distorsione del principio democratico di rappresentanza ( premi di maggioranza, sbarramenti..).

2)Abolizione del Senato. Abolizione di ogni forma di privilegio connesso alla rappresentanza politica, sul piano nazionale e locale: nessun privilegio degli eletti rispetto agli elettori. Equiparazione dello stipendio di Deputato o di consigliere regionale allo stipendio medio di un impiegato. Revocabilità permanente degli eletti da parte degli elettori.

3)Superamento della burocrazia statale come corpo separato. Elettività di manager e dirigenti della pubblica amministrazione e dei servizi. Soppressione di ogni loro privilegio economico e pensionistico. Loro revocabilità permanente.

4)Investimento delle risorse così risparmiate nella piena garanzia ed ampliamento dei diritti democratici dei lavoratori e del loro potere di controllo: nella loro effettiva libertà di riunione, di stampa, di confronto, di partecipazione diretta al controllo dell'economia e all'amministrazione della società. Con l'eliminazione di tutti gli impedimenti oggi frapposti dalla legge del profitto e dalla democrazia borghese.

5)Revisione radicale del sistema penale e giudiziario. Depenalizzazione dei reati minori. Penalizzazione dei reati di criminalità finanziaria , ambientale, e di sfruttamento sociale: a partire dall'introduzione del reato penale di sfruttamento del lavoro nero, con la misura di esproprio dei beni degli sfruttatori.


PER UN GOVERNO DEI LAVORATORI, BASATO SULLA LORO FORZA E SULLA LORO ORGANIZZAZIONE. PER IL SOCIALISMO.

Questo è nel suo insieme l'unico programma generale che può segnare una svolta vera.

Solo un governo dei lavoratori basato sulla loro forza , che liberi l'Italia dalla dittatura degli industriali, dei banchieri, del Vaticano, può pienamente realizzarlo, in congiunzione con la lotta dei lavoratori degli altri Paesi: nella prospettiva degli Stati Uniti Socialisti d'Europa, quale unica via d'uscita progressiva dalla crisi del vecchio continente. Dentro una politica di sostegno incondizionato alle lotte dei lavoratori degli altri paesi, al di là di ogni divisione di frontiera, e alla lotta di liberazione di tutti i popoli oppressi, a partire dal popolo palestinese.

Solo una mobilitazione rivoluzionaria della classe lavoratrice e di tutti gli sfruttati può condurre alla realizzazione di questo governo.
Costruire in ogni lotta la coscienza di questa prospettiva è il lavoro quotidiano del PCL.
La nostra presenza elettorale è in funzione di questo lavoro, ben al di là del voto.

Perchè solo la rivoluzione può cambiare le cose.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

martedì 15 gennaio 2013

Grande notizia per il PCL TOSCANA.


Grande notizia per il PCL TOSCANA.
 Alcuni compagni compresa la segretaria di circolo del PRC di Orbetello Alessandra Salvaterra escono da Rifonda ed aderiscono al PCL .... Ecco le sue parole:

Questa sinistra ossessionata dalle poltrone ha sistematicamente fallito. Le promesse di cambiamento sono state tradite.Io ed alcuni compagni, dopo essere usciti dal prc, non potevamo far altro come comunisti che trovare la nostra collocazione naturale all'interno del pcl, dove la storia di questo partito insegna tutt'altro:NON SONO MAI STATE MERCANTEGGIATE LE IDEE PER UN POSTO,a volte per le idee e per la coerenza e' stato perso.(caso Marco Ferrando 2006).
In un quadro nazionale dove Il prc si allea con colui che fa' della legalita' borghese il suo mantra. La situazione locale, quella Orbetellana dopo l'alluvione, e' altrettanto drammatica. A distanza di due mesi troppe sono le famiglie senza la propria casa, altrettante le persone che non possono coltivare i campi e allevare bestiame ach'esso portato via dalla furia dell'acqua. In una zona dove si vive oltre che di turismo prevalentemente di questo.Siamo sempre piu' convinti che per difendere questi interessi e i numerosi posti di lavoro e' indispensabile un partito stabile del proletariato, che garantisca l'indipendenza dalla borghesia e l'opposizione alle classi dominanti e ai loro governi ,siano essi di centro destra o di centro sinistra.