Blog della sezione di Massa Carrara del Partito Comunista dei Lavoratori

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mercoledì 5 novembre 2014

SVEGLIA, COMUNISTI!!!!

3 novembre 2014

Vorrei invitare ad una riflessione generale, che da parte mia ritengo molto 
opportuna e importante, tutti quei compagni e quelle compagne che commentano 
sui vari social network, anche giustamente in maniera estremamente critica, 
i fatti politici e la cronaca che purtroppo vedono i lavoratori soccombere, anche 
in senso fisico, alla violenza del potere isituzionale borghese.


Ma insomma, per favore, care/i compagne/i.
Quando cominceremo finalmente tutti a "leggere" le cose, i fatti reali, con gli 
"occhi" dei comunisti, dei marxisti rivoluzionari e non con quelli, deformati 
e interessati, degli opportunisti, dei media e della stampa borghese.
È in atto da anni una teorizzata e praticata vera e propria lotta di classe 
da parte della borghesia capitalista e finanziaria contro la classe nemica da 
lei stessa storicamente prodotta: cioè il proletariato (nel senso della classe 
operaia, in senso lato).
Il tragico dramma è che si tratta di una lotta unilaterale. Nel senso che 
agli attacchi concreti, durissimi e senza limite della "borghesia" – condotti 
con l'appoggio della forza e della brutalità della repressione poliziesca e 
giudiziaria delle istituzioni borghesi – non corrisponde un'adeguata risposta 
di classe da parte del "proletariato".
Il Sindacato (inteso soprattutto come espressione dei suoi Gruppi Dirigenti) 
– in tutte le sue innumerevoli rappresentazioni– non è più in grado, per limiti 
soggettivi, tattici e strategici propri, di costituire un credibile antagonismo, 
fosse pure non di classe, allo strapotere del potere istituzionale borghese. 
D'altronde da molto tempo ormai questo Sindacato ha surrogato anche il ruolo 
di antagonista che i partiti della sinistra, compresi quelli della cosiddetta 
sinistra radicale – in termini di classe –, avrebbero dovuto svolgere.

"Che fare?" Occorre ricostruire, riappropriarsi, di una coscienza di classe. 
E con questa, e con la consapevolezza e la determinatezza che da essa 
ne deriva, ricominciare a lottare in ogni ambito della vita sociale. 
Dalla più banale alla più complessa.
Più semplicemente: nel vivere comune, nel semplice rapportarsi con gli altri, 
nell'analisi dei fatti, occorre ragionare in termini di classe. In qualunque 
circostanza, anche quelle che possono apparire banali e meno signiificative 
(sport, svaghi, ecc. ecc.).
Una coscienza di classe che non può prescindere da una formazione culturale 
marxista. Da troppo tempo, una caratteristica di tanti pseudo-comunisti è che 
non hanno mai letto una riga di Marx, di Engels, di Lenin, di Trotsky, ecc. ecc., 
o lo hanno fatto in maniera estremamente superficiale. Del marxismo conoscono 
semmai gli aspetti più confacenti ad una lettura borghese, come mirabilmente 
denuncia Lenin nell'incipit del suo illuminante "Stato e Rivoluzione".

Ma questa coscienza di classe, arricchita e consolidata con questa 
cultura marxista, questa consapevolezza, e dunque, questa volontà di lottare 
e vincere contro il nemico di classe, non può che cementificarsi all'interno di 
un Partito Comunista che abbia come unico obiettivo strategico non il 
"superamento", in chiave riformista, ma l'"abbattimento", in chiave 
rivoluzionaria, del sistema capitalistico. Senza compromessi tattici con il potere 
borghese, come da troppo tempo ormai, anche la sinistra cosiddetta 
radicale, in tutte le sue articolazioni anche movimentistiche, di fatto, sta 
facendo in maniera più o meno subdola.

E qui subentra il ruolo di un Partito anticapitalista, non interclassista, ma 
dichiaratamente e fattivamente di classe: cioè di un Partito Comunista marxista e 
rivoluzionario.
Il Partito Comunista dei Lavoratori – l'unico che non si è mai compromesso 
con il potere politico/istituzionale borghese, né a livello periferico né tanto meno 
a livello centrale – si propone come punto di riferimento per tutti coloro che 
lottano per abbattere il potere dittatoriale della borghesia capitalistica e finanziaria 
e instaurare un nuovo potere di classe, su basi socialiste, in una prospettiva comunista.

Rafforzare con ogni mezzo e in qualunque circostanza la proposta politica e l'attività 
sul campo del PCL è il compito che ogni sincero comunista e ogni sincero 
rivoluzionario deve sentire prioritario e imprescindibile.


Mario Capecchi - PCL Pistoia

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