Blog della sezione di Massa Carrara del Partito Comunista dei Lavoratori

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venerdì 25 novembre 2011

DEMOCRAZIA E SINDACATI GIALLI


La FIOM estromessa dal tavolo di trattativa in merito alla procedura di mobilità aperta da NCA.
Nonostante la posizione espressa dal tavolo istituzionale svoltosi ieri in provincia, dove è stata ribadita la necessità di garantire un futuro più sereno alle maestranze di NCA, lontano da ricatti e possibili tagli indiscriminati , nonostante le mediazioni messe in campo pur di trovare un accordo a salvaguardia di quanto suddetto, l’azienda non ha lasciato spazio dimostrando di voler mantenere nascosti i piani futuri sul cantiere e mantenendosi le mani libere su future azioni di riorganizzazione. La trattativa si è per noi interrotta davanti all’intransigenza della direzione NCA che non ha voluto dare garanzie sul futuro di questa azienda non impegnandosi formalmente nel non procedere ad altri tagli occupazionali alla chiusura di questa procedura di mobilità volontaria.Per quanto sopra, avendo rilevato la volontà dell’azienda ha ottenere la firma sulla mobilità svincolata da qualsiasi impegno sulla riorganizzazione di NCA, nonostante l’impegno già concordato per il 7 luglio riteniamo scandaloso l’invito, raccolto dalle altre sigle sindacali, da parte dell’A.D. Mor che a chiesto palesemente di fronte alle nostre eccezioni di arrivare alla firma separata, la FIOM si è alzata dal tavolo non condividendo un accordo a garanzia esclusiva dei lavoratori che aderiranno a questa procedura lasciando troppi punti interrogativi sul futuro di chi resta in cantiere.
Segr. FIOM CGIL

Massa-Carrara 05/07/11

COM. STAMPA R.S.U. DEI N.C.A. di Marina di Carr



Pubblichiamo il Comunicato stampa di RSU FIOM-UILM di N.C.A. di Marina di Carrara

Nella giornata odierna si è svolta l'assemblea dei lavoratori NCA. In questa assemblea si è assistito ad una situazione paradossale,dopo 10 minuti dall'apertura della discussione,una confederazione,la FIM,ha deliberatamente unilateralmente deciso di aprire i seggi senza dare spazio ad una normale assemblea che per altro è continuata per diverse ore. Non si è voluto quindi da parte di questa organizzazione discutere con i lavoratori della modalità e dei contenuti su cui i lavoratori avrebbero dovuto esprimersi.
Questo referendum è mancato peraltro di crismi democratici e di garanzia che una consultazione di questo genere richiederebbe andando inoltre contro il volere del 50% della RSU.
Non è stata nominata nessuna commissione elettorale, né nessun organo che potesse garantire la regolarità di questo referendum. A proposito di questo,vogliamo denunciare che sono stati espressi voti per delega e addirittura per “corrispondenza.Il risultato non è quindi legittimo,legittimo è invece il risultato arrivato al termine dell'assemblea,frutto di una discussione molto partecipata,e che ha deciso di non pronunciarsi su un documento prodotto da altri soggetti (istituzioni locali,regionali e governo),con la totale estromissione delle OO.SS e dei lavoratori,per questo si rimette nelle mani delle istituzione che lo hanno prodotto,la gestione di questo percorso con l'esplicito richiamo a rivedere le posizioni che mettono a serio rischio il futuro di NCA.Questo quanto dovuto nel rispetto delle regole democratiche che da sempre hanno ispirato le nostre azioni.
Assemblea generale dei lavoratori
Com. stampa RSU FIOM-UILM
Carrara, 25 marzo 2011

sabato 5 novembre 2011

DISASTRI ANNUNCIATI

DISASTRI ANNUNCIATI
Appare quasi superfluo chiamare in causa il Governo per i recenti disastri con morti, feriti e immani distruzioni di beni, verificatisi in Lunigiana, alle Cinque Terre e Genova negli ultimi giorni, ma facendo seguito a quelli dello scorso anno e degli anni precedenti nel nostro territorio. Il vecchio adagio “Piove, governo ladro”, dovrebbe essere aggiornato in “Piove, governo ladro ed assassino”.
Questo non lo diciamo solo noi, irriducibili sovversivi, ma anche le autorità preposte alla sicurezza del territorio e della vita dei cittadini; dalla Pretura di Massa, ad esempio, subito dopo il disastro di Aulla è partita una denuncia contro “ignoti” per omicidio colposo. Inutile aggiungere che questi “ignoti” sono invece i soliti noti, ossia i politici che a livello centrale e periferico assecondano i diktat dei poteri forti, ai quali non interessano nulla la tutela del territorio e la vita dei loro cittadini, bensì i profitti che ricavano con i loro loschi affari; così si spiegano, a fronte di ridicoli investimenti per la tutela del territorio (in questo campo veniamo dopo la Romania ed il Portogallo), quelli molto più redditizi, ad esempio, per il Ponte sullo Stretto (la Mafia ringrazia), per la TAV in Val di Susa (vedere cosa ne pensano gli abitanti) e soprattutto e come sempre, per gli armamenti.
Scrive un noto analista (Antonio Mazzeo) “…senza contare la guerra a Gheddafi, le missioni militari all’estero costeranno a fine 2011 un miliardo e mezzo di euro; un insostenibile spreco di denaro imposto dai fabbricanti d’armi del complesso Finmeccanica e dal colosso degli idrocarburi ENI, le due holding che con il loro potere finanziario condizionano pesantemente le scelte di politica industriale, estera e della difesa. Come insostenibile è il livello raggiunto dalle spese militari: sempre nel 2011, il solo bilancio del Ministero della difesa ammonta a 20.556.850.000 (venti miliardi e mezzo) di euro, 192 milioni in più del bilancio 2010”.
Per rendere più comprensibili queste cifre, diciamo che un solo caccia bombardiere F -35 Lightning della Lockeed Martin (ne saranno costruiti più di un centinaio a Cameri, Novara) costa, nudo, circa 114.000.000 di €; con i sistemi d’arma montati il prezzo raddoppia, arrivando a 228 milioni di €, equivalenti a 441 miliardi di vecchie lire. La spesa per un solo F 35 basterebbe per costruire un’ ottantina di asili nido, quella per due sarebbe sufficiente per costruire ed attrezzare un moderno ospedale (fonte Emergency) come quello di Carrara, che invece sarà chiuso per … “razionalizzare i costi della sanità” (messi in crisi, peraltro, dalle note ruberie dei dirigenti provinciali).
Non crediamo sia possibile porre fine a questa politica perversa, senza una radicale rivoluzione di questo irrazionale, infernale e profondamente antidemocratico sistema; è possibile però rivolgersi alla popolazione della nostra provincia, perché faccia pressione sulle istituzioni locali, a partire dai sindaci e dal Prefetto, affinché reperiscano con ogni mezzo i fondi necessari per la messa in sicurezza del nostro territorio; ad esempio rivedendo tutto il disciplinare relativo all’ estrazione del marmo, una delle principali fonti di ricchezza della nostra provincia, nonché del dissesto idrogeologico della stessa: è secondo noi immorale che i concessionari (non padroni!) delle cave distruggano le nostre montagne, senza alcun ritegno e controllo, per i loro profitti, pagando ai Comuni una tassa ridicola; è ora che il nostro marmo sia estratto sotto il controllo di chi lo lavora! I proventi della tassa marmi potrebbero così servire, assieme a quelli derivanti dal recupero dell’ evasione della stessa, a finanziare i lavori per la messa in sicurezza del territorio, magari impiegando gli operai licenziati dalla Eaton, dai N.C.A. e dalle altre fabbriche in crisi. Altri fondi potrebbero essere recuperati ESPROPIANDO il terreno delle industrie straniere e nazionali che chiudono (Eaton “USA e getta” N.C.A., etc.), rilanciando attività produttive compatibili con la realtà economica della Provincia.
Ai politici che si muovono solo all’ interno delle “compatibilità di sistema”, e che giudicano utopistiche queste semplici e ragionevoli proposte, ricordiamo che la gente è stanca delle loro promesse e delle loro bugie (come hanno dimostrato le palate di fango contro Matteoli ad Aulla), e che in tutto il mondo sta montando la protesta contro un sistema economico perverso ed obsoleto, il capitalismo.
Il P.C.L. di Massa Carrara esprime il proprio cordoglio e la propria solidarietà per i cittadini della Lunigiana e della Liguria che hanno perso la vita e/o le loro proprietà, e sarà a fianco delle popolazioni colpite che rivendicano i loro diritti.
Il Partito Comunista dei Lavoratori di Massa Carrara