Blog della sezione di Massa Carrara del Partito Comunista dei Lavoratori

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mercoledì 1 febbraio 2012

ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2012 A CARRARA

PERCHE' VOTARE P.C.L.
Il Partito Comunista dei Lavoratori è, a pieno titolo, l'unica "Sinistra che non tradisce". Infatti, coerentemente con la tradizione marxista rivoluzionaria internazionalista, i nostri rappresentanti eventualmente eletti in qualsiasi Consiglio o Aula parlamentare, non possono ricoprire alcun incarico di governo, pena l'immediata espulsione dal Partito.
Noi non crediamo, infatti, nelle elezioni borghesi e nel teatrino politico ad esse connesso: il compito dei nostri candidati, in caso di loro elezione, sarà quello di usare il Consiglio come una tribuna di notevole risonanza mediatica, per smascherare i trucchi e le manovre dei gruppi di potere, collocati a destra come a "sinistra", e denunciarli implacabilmente ai cittadini e soprattutto ai lavoratori/trici e classi subalterne.
Loro compito sarà anche quello di proporre soluzioni ai problemi sempre più drammatici quali il lavoro, la casa, lo sfruttamento e la tutela del territorio, servizi pubblici essenziali quali la sanità, l'assistenza agli anziani e ai disabili, l’istruzione, gli asili, la salvaguardia dell'ambiente, i trasporti.
Problemi da sempre trascurati dalle amministrazioni precedenti di qualsiasi colore della Provincia e del Comune, tanto che, com’è noto, siamo all’ultimo posto nella graduatoria toscana relativa allo sviluppo economico, all'inquinamento, alla qualità della vita, ed ai primi per le morti dovute ai tumori.
Non crediamo che un’Amministrazione Comunale collocata più "a sinistra" (né tanto meno a destra), possa risolvere i problemi fondamentali della nostra popolazione, perché i poteri dominanti che controllano la politica, l'economia e la società tutta, hanno a cuore solo i LORO PROBLEMI ed i LORO INTERESSI.
Suggeriamo invece alcune possibili, ancorché radicali, soluzioni:
- esproprio immediato e senza indennizzo delle industrie che chiudono e/o licenziano, in particolare di quelle che sorgono su territorio pubblico (Cave, Cantiere, Porto etc.) con loro conseguente inglobamento nel patrimonio comunale.
-ripubblicizzazione, in controtendenza, dei servizi essenziali come acqua, gas, elettricità e trasporti
-potenziamento della Sanità e dell’Istruzione e conseguenti immediate sospensioni dei fondi illegalmente elargiti ad asili, scuole e servizi sanitari privati.
-ricontrattazione delle concessioni per l'estrazione del marmo, sotto il controllo di chi ci lavora (i cavatori) e di esperti da loro scelti, ed immediato adeguamento delle tasse sull’estrazione, oggi ridicolmente basse, a fronte degli enormi profitti dei baroni del marmo "satrapi e marpioni", dovuti anche ad una diffusa e sfacciata evasione.
-abolizione del debito pubblico nei confronti delle banche, prime responsabili del disastro finanziario nazionale e mondiale, e già abbondantemente finanziate (e salvate) con denaro pubblico.
-crediti agevolati a cooperative di lavoratori (vere, non di comodo per qualche furbastro), aziende a conduzione familiare, bed and breakfast, cooperative per servizi turistici, piccole imprese artigianali, O.N.L.U.S., che rilancino l’occupazione giovanile in un territorio ad alta vocazione turistica.
-nuova politica del territorio: una più razionale pianificazione urbanistica, come la creazione di tutti i servizi e attività indispensabili alla cittadinanza, dislocati nei vari quartieri.
-nuova politica di edilizia popolare, con creazione di nuovi complessi edilizi, e conseguente assegnazione in base a rigorosi criteri di bisogno, da certificarsi attraverso dichiarazione complessiva dei redditi famigliari, al netto delle imposte.
-ristrutturazione e riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico e delle aree di pertinenza, con possibilità per i vecchi affittuari di riscattare a un prezzo agevolato le abitazioni.
Un’attenzione particolare dovrebbe essere dedicata alle sempre più numerose persone che purtroppo, nella nostra città, sono costrette a vivere per strada, in auto o in roulotte, a causa delle loro disperate condizioni economiche: doverose per loro immediate misure di emergenza, come la requisizione di case sfitte e la costituzione di un dormitorio comunale per indigenti italiani e stranieri (ad esempio in un’ex scuola chiusa). Anche gli ex Mercati Comunali coperti del territorio, attualmente inutilizzati, potrebbero essere proficuamente usati per ospitare attività di piccolo commercio solidale “a km.0” (latte, ortaggi etc.), molto gradito dalla popolazione e con evidenti ricadute positive sul piano occupazionale.
-creazione di centri di aggregazione popolare e giovanile, dove poter svolgere attività ricreative, culturali, politiche ecc., sganciate e al di fuori dei circuiti economico-affaristici privati e confessionali.
-lotta al razzismo e alle discriminazioni razziali, sessuali, religiose e di altro genere; promozione del multiculturalismo, della tolleranza e delle differenze, attraverso corsi di alfabetizzazione per stranieri e no; organizzazione di momenti d’incontro e conoscenza ludico-ricreativi (cene, feste, balli etc.), autorganizzati anche dalle varie comunità straniere presenti sul territorio.
-messa a punto di un piano straordinario di lavori socialmente utili, da svolgersi nel campo della manutenzione e della sicurezza dal punto di vista idrogeologico, ecologico e sismico del territorio comunale; ciò con l'impiego, naturalmente, di personale disoccupato da lungo tempo. Il tutto finanziato dai proventi delle concessioni degli agri marmiferi, adeguatamente riviste, e dal recupero della enorme evasione fiscale delle stesse.
-estensione delle spiagge pubbliche, oggi ridotte a ridicole strisce-ghetto, oltretutto assediate e depredate dai bagni limitrofi (come da noi più volte denunciato), recuperando spazio anche dalle concessioni fatte alla Marina Militare e ad istituti religiosi, che le usano solo 1-2 mesi all’ anno. In questo modo ci si avvicinerebbe alla situazione della vicina Marinella dove, con una sostanziale parità di litorale, la spiaggia libera è molte volte più estesa della nostra; per non parlare poi del resto d’Europa (e molto probabilmente del mondo), dove le spiagge private sono l´eccezione e non la regola. La sorveglianza delle stesse potrebbe essere affidata a cooperative di bagnini, reclutati tra i giovani disoccupati.
-realizzazione del porticciolo turistico rigorosamente COMUNALE, ovunque collocato, come in tutte le città della vicina Corsica e nella maggior parte delle città francesi, affinché gli introiti del turismo nautico finiscano nelle casse comunali e non in quelle dei soliti Paperoni. Aggiungiamo che, in caso di chiusura del Cantiere Navale di Marina (come purtroppo si sta profilando), il porticciolo potrebbe essere realizzato proprio nell’ area antistante, ponendo fine ad interminabili ed estenuanti polemiche sulla sua collocazione; naturalmente gli addetti al funzionamento dello stesso, alla manutenzione ed alla riparazione delle barche, dovrebbero essere prioritariamente scelti tra i lavoratori dei N.C.A. Proprio l’ ubicazione in territorio demaniale del Cantiere, dovrebbe favorire questa soluzione “pubblica”, tagliando le unghie ai soliti squali che già hanno dato buona prova dei loro appetiti con i loro progetti insensati (per i cittadini, non per loro) relativi a "Water Front", Area Retroportuale, etc.
-ristrutturazione dell’assetto urbanistico della città al fine di rimuovere le barriere architettoniche che ostacolano la libera circolazione dei cittadini diversamente abili, paraplegici, ciechi, ipovedenti, creando all’uopo strutture adeguate come percorsi alternativi, semafori sonori, pullmini attrezzati.



ALLE PROSSIME ELEZIONI AMMINISTRATIVE VOTA SINDACO
PAOLO VANNUCCI